Cos’è il chilometro zero?
La spesa a kilometro zero. E’ come se tutti ci fossimo dimenticati che fino a pochissimo tempo fa facevamo la spesa dal fruttivendolo sotto casa, dal macellaio di fiducia, e nel piccolo negozio di alimentari all’angolo.
Il panetterie sfornava il pane che serviva a soddisfare la gente del quartiere senza sprechi inutili, dal fruttivendolo i broccoli si trovavano solo in inverno e le fragole solo in primavera, e spesso, se le condizioni del mare erano proibitive, dal pescivendolo c’era poca scelta.
Se oggi entriamo in un centro commerciale veniamo praticamente sommersi dalla quantità di prodotti alimentari presenti: dal reparto del pesce agli scaffali colmi di prodotti confezionati, dal banco dei formaggi e dei salumi al reparto ortofrutta, passando per la macelleria.
Sapete tutta questa scelta cosa implica?
Una recente inchiesta ha messo in luce come in Italia i prodotti alimentari di un pasto medio consumato a tavola hanno viaggiato per oltre 1900 chilometri.
Ha senso abbinare l’arrosto con un vino australiano che per arrivare a casa nostra ha percorso oltre 17.000 chilometri, consumendo 10 kg di petrolio ed emettendo circa 30 kg di anidride carbonica?
Abbracciare la filosofia dei prodotti a km 0 ci consente inoltre di conoscere di persona il produttore agricolo che ci accoglie nel negozio della sua fattoria e ci permette un contatto diretto con l’ambiente, gli animali, i processi e le persone che stanno dietro al formaggio, alla carne, alla frutta e alle verdure che poi consumeremo.
All’Aia antica trovi i nostri prodotti a chilometro zero.