Si narra che nel decennio napoleonico, le truppe francesi soggiornarono in questo luogo, e prima ancora, nei grandi spazi della masseria i contadini essiccavano il tabacco destinato al mercato regionale. La casa colonica dell’Aia Antica era strettamente connessa alla Certosa di San Lorenzo, meglio nota come Certosa di Padula, la più grande Certosa d’Italia e dal 1998 patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La Certosa di San Lorenzo fu fondata da Tommaso Sanseverino, conte di Marsico, nel 1306 sul sito di un esistente cenobio. La sua struttura richiama l’immagine della graticola sulla quale il santo fu bruciato vivo.
La storia dell’edificio copre un periodo di circa 450 anni.
Il monastero ha il più grande chiostro del mondo (circa 12.000mq) contornato di 84 colonne. Una grande scala a chioccola, in marmo bianco, porta alla grande biblioteca del convento. Per mettere in pratica la regola certosina che predica lavoro e contemplazione, nella Monumento di Padula esistono posti come il tranquillo chiostro, la biblioteca con il pavimento ricoperto da mattonelle in ceramica di Vietri sul Mare, la cappella decorata con preziosi marmi, la grande cucina, dove la leggenda narra, la preparazione di una frittata da mille uova in onore dell’imperatore Carlo V.
La storia e la tradizione contadina sono caratteri salienti dell'Agriturismo Aia Antica. Le sale della struttura ricettiva hanno nomi simili a quelli della Certosa, di cui la tenuta in tempi passati faceva parte